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Qui riporto, i miei pensieri, le mie emozioni, cio' che nel corso della mia vita mi ha colpito e cio' che ha saputo cambiarmi, giorno dopo giorno...fino ad oggi

Ho iniziato a scrivere a 14 anni, senza un motivo particolare, mi sono svegliato una mattina d’improvviso e ho sentito il bisogno di scrivere, di esprimere e di imprimere sulla carta le mie emozioni…e cosi' ho fatto.
Spero che le mie parole possano farvi sognare ed emozionare cosi' come hanno fatto con me quando le ho scritte...
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sabato 20 luglio 2013

Stella nel buio


Vorrei poter descrivere cosa provo, 
ma le emozioni vere non hanno mai parole, 
vivono solo di brevi istanti, di sogni e battiti,
ricordi e promesse, gemiti e fusioni.

Vorrei poter essere un angelo per accompagnare in ogni istante le tue giornate,
proteggerti da questo strano mondo che non consce le persone appena nate
poter stare al tuo fianco leggero e prezioso come l'aria.

Vorrei poter stendere il mio cuore ai tuoi piedi, 
rendere omaggio al nostro amore
e dimostrare come può sollevarsi da terra 
solo con la forza dei nostri sentimenti. 
Ma lui non può raccontare i pensieri che segnano la mente, 
compagna delle avventure di ogni giorno.

Vorrei poter narrare questo vento 
che attraversa la mia anima e mi trascina a sè, 
ma le mie parole si perdono tra le righe 
così come la morte fra un battito e l'altro. 
Nella mente rimane solo il ricordo, 
solo la pazienza ed i pensieri che non troveranno riparo nè rifugio, 
solo il dono di esser trasportati dalla corrente della vita. 

E d'un tratto di ricordi che la vita ti ha superato ed è andata avanti, 
non si è fermata al tuo passo, 
ha cercato nuovi spazi e varcato i vecchi confini, 
ha saputo scegliere e decidere, 
ha saputo passare e sopravvivere.
Vorrei ricordare ciò che vedo in ogni istante, 
provare ciò che sento fra queste mille parole, 
accendere e riprendere questo cuore in un lampo, 
metter mano a questo quanto di luce che abbaglia la nostra esistenza. 

Ma la mente ha scelto, è scesa al di sotto di ogni essenza, 
scende più in basso non prova a risalire, 
sa cosa rischia a cercare di liberare
i piccoli pensieri, fievoli nascituri che si annidano nel profondo 
e cercano con forza la strada per entrare in questo mondo, 
varcare la soglia che separa il conscio da quel che non lo è
per tagliare la linea che separa il me ed il te. 
Due piccoli punti in questo immenso universo 
che da soli si perdono nel buio ma insieme brillano audaci e forti 
attorno a ciò che è oscuro ed illuminano
chi ama e chi cerca l'amore oltre ogni confine, 
per trovare la gioia, quella vera che non conosce mai la parola fine.

giovedì 21 giugno 2012

Girotondo

A volte penso che il mondo sia una giostra
che non sia io ad aver i comandi e manovrare
ma un altro giostraio beffardo a farmi girare.
Tutto corre in fretta il panorama cambia subito
eppure è sempre uguale
come un un eterno immenso giorotondo
che fa trovare ognuno di noi nel posto in cui deve
all'interno di quest'unico mondo.
Non so trovare le risposte o una ragione
al senso dei miei pensieri e delle mie parole
non sempre si trova la luce,
forse perché spesso si cela dietro l'ombra di una domanda.

La vita continua prosegue per la sua strada,
non si ferma, non accetta timori o ripensamenti
sa che tanto sono solo la sorgente di nuovi tormenti.
Lei corre non aspetta che tu la segua,
conosce la strada e sa che non c'è tregua
in questo breve ed intenso cammino
che vive e attraversa l'animo di ogni uomo
che non trova sé stesso ma comunque chiede perdono.

Ho cercato invano il mio sentiero
ma ancora non so dove andare,
spesso mi volto, forse dovrei restare,
fermarmi o tornare indietro, forse provare a volare,
ormai non ha importanza il tempo ha i suoi ritmi
ed in fondo sa sempre dirmi dov'è che vuole andare.

Non riesco a fermarmi, la mano mi trema
forse impaurita dalla finzione di questa scena.
Ho scritto altre volte ma mai in questo modo,
alla ricerca della risposta di quello che c'è in un dono.
Nel tesoro nascosto e prezioso che si può trovare
solo nel cuore di un uomo pietoso che sa consegnare
nelle mani di un altro la bontà e la forza di un perdono.

Mi sono perso, il buio comincia a calare,
ho lasciato la mente troppo tempo a vagare,
resto vigile, nell'attesa del momento,
di quell'istante che con il semplice sognare
ha trasformato una magia in un mondo reale.

sabato 16 giugno 2012

Metamorphosis

Strano come i ritmi del cuore seguano i pensieri,
si scambiano le parole che nessuno può sentire,
si mettono sull’attenti pronti ad ascoltare,
non lo sanno che nessun altro è in grado di capire.
Ingenui seguono il codice che la natura gli ha insegnato,
parlano silenziosi, come quando si stringe una mano
si apre una porta, si aspetta piano piano
che oltre quella soglia si mostri l’avvenire,
quel futuro un po’ improbabile che tutti noi vorremmo avere,
sperare che ci illumini con il bagliore e la sua luce,
ma che finisce spento dalla forza della voce
della realtà che ha assorbito i nostri occhi
e ha messo limiti al nostro destino,
decretando la fine del nostro esser bambino.

Vorrei tanto ricordare cosa vuol dir fantasticare,
ricordare che esistiamo, ma non per nostro volere,
facile perdersi in un mondo così inumano,
vedere solo le prime file e non l’applauso di ogni mano,
ciascuna parte di un’immensa orchestra di piccoli assassini,
che sorridono e ammassano pezzi di carta sempre più fini,
in cambio di una nuova anima senza alcun colore
scambiata in un mercato che non sente alcun grido
eppure percepisce e scatena forte ogni singolo dolore.

Non so cosa pensare, ormai ho perso la mano,
l’abitudine di riflettere, di ragionare col sereno,
dando corpo e respiro ai mille miei pensieri
senza dimenticare, quanto ognuno abbia straordinari poteri.
La possibilità di cancellare o ricrear dal nulla il viso di qualcuno,
dipingere uno sfondo di un colore più opportuno,
rimodellare ogni cosa così che possa sembrar migliore,
rimuovere l’inutile o almeno quello che gli han detto esser tale.

Ora torno, non posso più restare,
è il momento di crescere,
dicono che è urgente non si può rimandare.
Abbandono l’involucro ed il mantello di bambino,
rinasco più grande eppure più piccino,
una nuova creatura nata con ardore
pronta a bruciare e far soffrire e patire ogni dolore.
Sorridiamo leggeri, un altro cucciolo è cresciuto,
ormai è riuscito a diventar un uomo compiuto.

mercoledì 2 maggio 2012

Ad occhi aperti

Oggi ho fatto un sogno, strano chiamarlo tale
non avevo gli occhi chiusi eppure sapevo che non era reale
Ti tenevo la mano ma un pericolo non c'era
Ho deciso di stringerla per sentire se era vera
Correvamo veloci il tempo peggiorava
Non capivo che ero io e non il cielo che cambiava
La clessidra correva ma dentro me non c'era alcuna fretta
non si può fuggire solo per paura di vedersela brutta
Per dimenticare di aver perso quanto si credeva d'avere
ma che in fondo forse, si doveva ancora trovare
Non credo i sogni siano di materia oscura o di magia
Sono solo noi stessi, fatti della nostra paura e dell'allegria
Quella piccola ed imprendibile volpe che sorride beffarda
Si mostra tutta impettita per poi farsi rincorrere e deriderci spavalda
I nostri desideri e pensieri non possiamo rifiutarli
Li infiliamo nel cassetto di quegli improbabili e fantasiosi tarli
che assediano e e attraversano fugaci la nostra mente
Solo per distoglierci e non farci concluder niente
Quasi che fossero meno credibili al nostro dir che non esistono
Ma ogni verità non può svanire ad un battito di ciglia
Ha con sé la forza del desiderio, l'innocenza della meraviglia
La mappa di ogni cammino, la chiave di ogni porta che si può varcare
E si sa' che ad una partita con il banco non si può far altro che bluffare
Sperare di esser attori così bravi al punto che si lasci ingannare
Perchè per questa breve partita la nostra mano l'abbiamo già giocata
E sappiamo che oramai non si può tirare indietro la nostra puntata
E' lì sul tavolo proprio davanti a noi, non ci resta che aspettare
E se anche questa volta perderemo non importa
Ci basta chiudere gli occhi e tornare a sognare